Dalla I alla X spedizione (1985-1995)

I spedizione (1985-1986)
Dopo l’istituzione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, avvenuta il 10 giugno 1985, a novembre sotto la guida di Celio Vallone parte la prima spedizione italiana in Antartide. Il 23 dicembre – la nave Polar Queen con un equipaggio composto da 43 persone, raggiunge il sito individuato per l’insediamento della prima base italiana in Antartide: Baia Terra Nova, propaggine estrema della Terra Vittoria.

II spedizione (1986-1987)
Iniziano i lavori per la costruzione della stazione Baia Terra Nova, che continueranno negli anni successivi. L’impegno e i risultati raggiunti in poco tempo, consentirono all’Italia di essere ammessa come Parte Consultiva al Trattato Internazionale per l’Antartide (1987).

III spedizione (1987-1988)
Mario Zucchelli succede a Vallone nella direzione del PNRA.
Ha luogo la prima campagna oceanografica e di biologia marina nel Mare di Ross. La nave da ricerca Explora  (oggi OGS-Explora, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) effettua la prima di numerose campagne geofisiche.

IV spedizione (1988-1989)
Con la nave d’appoggio Barken, battente bandiera olandese, arrivano in Antartide 4 elicotteri e 125 partecipanti. Vengono completate le infrastrutture e la struttura della base Baia Terra Nova (oggi Mario Zucchelli). Le attività scientifiche più attive sono nel settore delle Scienze della Terra.

V spedizione (1989-1990)
Sono stati attivati i collegamenti tra la Nuova Zelanda e la stazione Baia Terra Nova con un aereo C-130 dell’Aeronautica Militare Italiana.

VI spedizione (1990-1991)
Prima raccolta di meteoriti affioranti dal ghiaccio.
Installazione di una stazione metrologica automatica, che registrerà dati tutto l’anno.

VII e VIII spedizione (1991-1093)
Spedizioni ridotte nel numero di persone e nella durata, perché, terminato il primo piano quinquennale, vi fu un ritardo nell’assegnazione di un nuovo finanziamento del Programma.
Nonostante ciò, durante l’8a missione, un gruppo italo-francese ha raggiunto l’altopiano glaciale, dirigendosi verso Dome C per 350 km, usando veicoli cingolati. Sarà il luogo scelto per costruire la stazione italo-francese Concordia.
A Dome C è eseguita una perforazione della calotta glaciale, e sono stati prelevati campioni di ghiaccio antichissimo.
Sarà condotta anche una campagna di geomagnetismo (GITARA) e di prospezioni geologiche nel remoto Lanterman Range.

IX spedizione (1993-1094)
Si contano 225 partecipanti, 3 navi, 4 elicotteri e un aereo a supporto delle numerose attività.
Presso la stazione Baia Terra Nova si realizza il terzo hangar e il nuovo molo di attracco per imbarcazioni minori.
Vengono effettuate due «traverse» con mezzi cingolati, una per raggiunge il campo del Progetto ITASE, e l’altra, con partenza dalla base francese Dumont d’Urville, il sito di Dome – C dopo un viaggio di quasi 1200 km. L’Italia (PNRA) e la Francia (IPEV) raggiungono un importante accordo per la realizzazione di una stazione cogestita sull’altopiano glaciale a Dome C, la futura stazione Concordia.

X spedizione (1994-1995)
La spedizione ha una connotazione prevalentemente oceanografica, con missioni nel Mare di Ross.
In collaborazione con biologi australiani viene avviata una ricerca a lungo termine sulla colonia di pinguini di Edmonson Point.
Viene anche realizzato il campo per il Cape Roberts Project, una ricerca internazionale sul clima del Cenozoico (fino a 35 milioni di anni fa), e fu perforato il fondale marino. La trivella utilizzata non è stata portata da una nave, come nell’oceanografia tradizionale, ma ha lavorato appoggiata sul ghiaccio marino galleggiante. Questa spedizione ha registrato il numero massimo di partecipanti in tutta la storia del PNRA, ben 340.

 

Le spedizioni
Dalla XI alla XX spedizione (1995 – 2005)
Dalla XXI alla XXX spedizione (2005 – 2015)
Dalla XXXI alla XXXV spedizione (2015 – 2020)

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