Con l’arrivo del secondo gruppo di spedizionieri, la Stazione Mario Zucchelli è al completo e operativa per portare avanti la XXXVI campagna antartica italiana in modalità emergenziale.
Trascorso a HOBART un periodo di quarantena ed isolamento di circa 20 giorni, per garantire di mantenere l’Antartide unico continente COVID Free, il gruppo composto da 18 italiani è partito il 6 Novembre scorso con un volo Airbus A319 organizzato da ENEA-UTA mediante un accordo con l’Australian Antarctic Division, ed è atterrato in Antartide il 6 novembre alle ore 13.43 locali (fuso orario con MZS + 13).
Prima di loro, il 29 ottobre, era arrivato il “gruppo di apertura” formato da 22 tecnici, che, con il compito di rendere operativa la stazione, ha avviato tutti gli impianti e predisposto la pista di atterraggio sul ghiaccio marino, per accogliere i voli intercontinentali.
Insieme agli italiani, sono arrivati in Antartide colleghi francesi e canadesi, che sono stati poi trasferiti nei giorni successivi rispettivamente presso la stazione di Robert Guillard a Cap Prud’Homme, il punto di partenza della “Traversa” che rifornisce la stazione italo-francese Concordia, e presso la stazione coreana Jang Bogo .
Ad oggi presso la stazione Mario Zucchelli sono presenti 43 persone tra tecnici, ricercatori ed equipaggi del velivolo basler e degli elicotteri. Un numero di molto inferiore agli altri anni, dovuto alle restrizioni imposte dalla pandemia. La XXXVI spedizione è stata infatti organizzata in modalità “emergenziale” e sono state ridotte le attività scientifiche e logistiche previste al mero necessario ed indispensabile per garantire il funzionamento in sicurezza delle stazioni e la manutenzione della strumentazione scientifica.