Negli ultimi giorni sia nell’area della stazione Mario Zucchelli sia in quella dove si trova la Stazione Concordia sono state osservate delle particolari condizioni meteorologiche. MZS è sotto una forte nevicata già da svariate ore, mentre Concordia è stata sferzata per parte della passata giornata da forti raffiche di vento alquanto anomale per quella regione del continente antartico.
Abbiamo chiesto al dott. Claudio Scarchilli del Laboratorio di Osservazioni e Misure per l’ambiente e il clima dell’ENEA, che partecipa all’ progetto di ricerca dell’Osservatorio meteo climatologico italiano in Antartide, di spiegarci cosa sta succedendo.
“Grazie al sistema previsionale americano sull’Antartide, the Antarctic Mesoscale Prediction System, e ai dati delle stazioni meteorologiche gestite dall’Osservatorio meteo climatologico italiano in Antartide è stato possibile capire che questi eventi sono collegati tra loro ed hanno una comune origine.
Il 17-18 gennaio 2021, una forte perturbazione caratterizzata da una bassa pressione al suolo di circa 950 millibar, si è avvicinata alle coste delle Terre di Wilkes, nella regione dove sorge la base francese di Dumont d’Urville. Incontrando la scoscesa costa antartica, la perturbazione si è fermata, ma ha influenzato fino al suo decadimento, intorno al 20 gennaio, sia la parte più a nord della terra di Victoria dove sorge la stazione italiana Mario Zucchelli, sia l’area continentale dell’alto plateau fino a Dome C, dove si trova la stazione italo-francese Concordia. Infatti, avvicinandosi al continente, la perturbazione ha spinto verso l’interno, con venti intensi, aria calda e umida in un denso strato di nubi lungo tutta la regione delle terre di Victoria ed il medio plateau fino a Dome C.”
Quindi è questa l’origine dei forti venti e del whiteout che hanno costretto il personale a non uscire dalla Stazione Concordia?
“Sì, questa vera e propria “valanga” di nubi e umidità è arrivato sulla stazione Concordia intorno alle prime ore del 19 gennaio 2021, portando nebbia e forte vento e causando una condizione di “whiteout”. Tutto è bianco ed è impossibile distinguere qualsiasi cosa, rendendo pericoloso uscire dalla stazione. Anche i venti hanno soffiato con raffiche anomale per l’area, – continua il dott. Claudio Scarchilli – i dati registrati dalla stazione atmosferica installata a Dome C, hanno rilevato che per 12 ore consecutive l’area è stata oggetto di un improvviso rinforzo del vento, con forti raffiche che hanno raggiunto i 35-40 nodi, circa 75 km/h, un valore superiore alla media stagionale.”
E l’abbondante nevicata che ha imbiancato la Stazione Mario Zucchelli come non si verificava da qualche anno, ha quindi origine dalla stessa perturbazione?
“Certo – ci spiega il dott. Claudio Scarchilli -, la forza della perturbazione è stata tale da interessare la costa e l’interno. Quando l’aria calda e umida è arrivata sopra la scoscesa costa antartica, si è raffreddata e condensata causando precipitazioni lungo il suo cammino. E come per la stazione di Dome C anche presso la stazione Mario Zucchelli è stato registrato dalle prime ore del 19 gennaio un progressivo ma deciso aumento del vento, con raffiche fino a 30 nodi, e un aumento dell’umidità, fino a valori di saturazione legati alla presenza delle intense precipitazioni a cui abbiamo assistito.”
Come evolverà la situazione?
“La perturbazione è arrivata sulle terre di Wilkes e, affievolendosi, si è allungata lungo la linea di costiera fino a Cape Adare. Qui, intorno al 19 gennaio 2021, si è formato un secondo minimo che si è diretto a sud verso il centro del mare di Ross, dove è tuttora posizionato.
Le condizioni anomale a Dome C sembrano in diminuzione molto probabilmente perché la perturbazione principale, posizionata adesso sulla costa delle terre di Wilkes, si sta dissolvendo, e non riesce più a sostenere i forti venti entranti verso il plateau che avevano caratterizzato la prima ondata di maltempo. Invece le precipitazioni su MZS sembrano essere ancora vigorose sostenute dall’azione del secondo minimo.”
Per saperne di più visita il sito web dell’Osservatorio meteo climatologico italiano in Antartide
Stazione Mario Zucchelli innevata – Foto di Riccardo Scipinotti e Piero Cavoli ©PNRA
Whiteout a Concordia – Foto di David Tosolini ©PNRA