laboratorio – vista  

Il capo base della Stazione Mario Zucchelli, nonché Responsabile del servizio UTA-ING, ing. Francesco Pellegrino, ci comunica che sono stati conclusi con successo i lavori di rinnovamento della zona laboratori presso la stazione Mario Zucchelli, e ringrazia tutto il team logistico presente in Stazione, che ha lavorato con grande dedizione ed impegno per garantire il completamento dei lavori nel corso di questa Campagna emergenziale e consegnare ai ricercatori italiani  ambienti molto più confortevoli ed adatti a supportare il loro lavoro, già a partire dalla prossima spedizione.

La ristrutturazione ha riguardato la sostituzione delle porte e degli infissi, il rifacimento del pavimento del corridoio principale, il rifacimento degli impianti elettrici, idrici, di rilevazione incendio, i cablaggi per i dati e infine la sostituzione completa degli arredi e della strumentazione scientifica.

Questo intervento si inserisce in una serie di interventi di revamping (iniziati già da qualche anno), che stanno riguardando la stazione di Mario Zucchelli, in attività oramai da 36 anni e dunque bisognosa di sempre maggiore attenzione per poter restare al passo con i tempi.

Oltre al rifacimento dei laboratori, l’edificio principale della Stazione è stato interessato anche dai lavori di ammodernamento delle camere delle zona notte, con il rifacimento completo degli interni, infissi, impianti e la sostituzione degli arredi, e dai lavori di ampliamento della mensa e delle aree di ristoro. Tali interventi si vanno ad aggiungere alla realizzazione di un moderno laboratorio Acquario che sarà utilizzabile già dalla prossima stagione per le attività di ricerca scientifica nell’ambito della biologia marina.

Qualsiasi intervento di ristrutturazione in Antartide è complicato da una serie di vincoli, che lo rendono più difficoltoso rispetto a quanto accadrebbe alle nostre latitudini. A iniziare dalla catena degli approvvigionamenti, caratterizzata da tempi di trasporto relativamente lunghi, ai possibili imprevisti da dover fronteggiare con le sole risorse a disposizione, alla durata limitata delle spedizioni (3 mesi) e quest’anno, a causa della pandemia, anche dal personale tecnico ridotto.