Dalla XXI alla XXX spedizione (2005-2015)

XXI spedizione (2005-2006)
Anche questa spedizione risente di un ghiaccio marino di breve durata e utilizzabile per gli atterraggi solo al fondo della baia Gerlache Inlet.
Volano intorno a MZS complessivamente 4 Twin Otter, due del PNRA e due al servizio di due progetti internazionali.
Tra i 7 campi remoti stagionali, quello per la perforazione del ghiaccio a Talos Dome, con 18 partecipanti e 76 giorni di attività, risulta particolarmente impegnativo.
Il nuovo equipaggio a Concordia per l’inverno 2006 è di 10 persone, di cui 3 italiani e, per la prima volta, una donna.
La nave OGS-Explora svolge rilievi geofisici al largo della Oates Land e viene rifornita in Antartide dall’Italica. Altri rilievi geofisici sono ottenuti con la nave Strakhov, nella zona dell’isola di Bouvet, dove tre dorsali oceaniche si incontrano (punto triplo).

XXII, XXIII e XXIV spedizione (2006-2009) – In questi anni il finanziamento del PNRA subisce una progressiva riduzione e le dimensioni delle spedizioni si contraggono inevitabilmente. Si passa da 139 partecipanti a 105 e infine a 88. Allo stesso modo i giorni di apertura di MZS si riducono da 110 a 96 e infine a 64. Il rapporto tra ricercatori e addetti alla logistica si riduce, non potendo la logistica scendere al di sotto di una soglia minima. La nave è adibita essenzialmente al trasporto di materiali e personale, limitando le attività oceanografiche alla manutenzione dei “moorings” (strumentazione di misura ancorata al fondale) e al lancio di boe con trasmettitori di dati. Essa non viene noleggiata, quindi non è presente nella 24° spedizione.
Le attività a Concordia e le trivellazioni previste dal Progetto Andrill nella zona di McMurdo, vincolate da accordi di cooperazione internazionale, proseguono, invece, senza subire riduzioni importanti.
Quattro nazioni partecipano al progetto Andrill (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Germania e Italia), per eseguire due campionamenti profondi del fondale marino, partendo in un caso dalla piattaforma di ghiaccio e nell’altro dal ghiaccio marino. L’intera operazione, dal costo di circa 20 milioni di euro, si completa sostanzialmente nell’arco della 22a e 23a spedizione.
Tra le ridotte attività scientifiche vanno menzionate quelle relative agli osservatori geofisici e l’installazione di due nuove stazioni GPS per lo studio dei lenti movimenti crostali.
Durante la 22a spedizione, la stazione Concordia è stata oggetto di una ispezione da parte di rappresentanti del Trattato Antartico ,e durante la 24a spedizione, viene visitata da una delegazione del Principato di Monaco.
Sul molo di MZS, che nella 23a spedizione era stato riparato per i danni di una mareggiata, viene installata una gru per lo scarico e il carico delle merci e l’alaggio dei natanti, uno dei quali (Malippo) pesa circa 27 tonnellate.

XXV spedizione (2009-2010)
La Stazione MZS è stata aperta come di consueto con l’appoggio del Programma USA, a inizio di novembre. E’ stato possibile ridurre il costo della nave Italica utilizzandola insieme alla spedizione tedesca dell’Istituto BGR (Hannover).
La nave Italica ha ripristinato, con 1600 metri cubi, le scorte di carburante a MZS.
Un aereo leggero ha eseguito i vari collegamenti tra MZS e la Stazione Concordia, consentendo il rientro delle 12 persone che vi hanno trascorso l’inverno 2009 e l’invio del nuovo gruppo per l’inverno 2010.

Nel 2010 il Consorzio PNRA ha cessato il suo compito.
Il finanziamento annuale del programma è risalito a 18 milioni di euro, permettendo l’organizzazione di una missione regolare.

XXVI spedizione (2010-2011)
Missione regolare: partono 149 partecipanti.
La stazione Mario Zucchelli rimane aperta per 103 giorni, e, per l’attività estiva, la stazione Concordia resta aperta 83 giorni. E’ iniziata una collaborazione con l’Ente antartico sud-coreano, che costruirà la stazione scientifica Jang Bogo nelle vicinanze di MZS.
I membri della spedizione italiana, anche quest’anno priva del supporto navale, sono rientrati in Nuova Zelanda a bordo della rompighiaccio Araon. La nave francese Astrolabe, ha subito la rottura di un’elica e questo ha comportato la riduzione da tre a due dei viaggi di rifornimento via terra di Concordia.
Sono stati raccolti 117 meteoriti.

XXVII spedizione (2011-2012)
Spedizione con alto numero di partecipanti, 186, e lunga durata. A MZS sono stati riparati i danni causati da una stagione invernale particolarmente severa.
Vi sono stati ritardi nei finanziamenti e, quindi, nella stipula dei contratti, con conseguenze su alcuni programmi scientifici, in particolare di biologia, legati alla stagionalità.
A Concordia è stata installata una antenna parabolica del diametro di 3,8 m, che ha permesso la connessione satellitare a 512 kb al secondo, consentendo contatti telefonici e scambio di dati.

XXVIII spedizione (2012-2013)
Missione regolare, caratterizzata da un’intensa attività aerea: 6 collegamenti tra Nuova Zelanda e Antartide con laereo Hercules e numerosi voli dei Twin Otter. Un paio di incidenti lievi a questo ultimi, hanno richiesto l’invio di un ulteriore velivolo da McMurdo, che purtroppo è caduto con le tre persone dell’equipaggio, mentre si apprestava a raggiungere MZS.
A MZS sono proseguiti i rilievi finalizzati alla realizzazione di una pista su terra per aerei di grande portata.

XXIX spedizione (2013-2014)
Missione regolare, realizzata con supporto aereo completo e con la nave Italica, ora dotata anche di una antenna Vsat,
Nell’ambito di una collaborazione internazionale, e grazie del Progetto GV7, in un campo remoto a 500 km da MZS e 1900 m di altezza, sono stati prelevati campioni superficiali di neve e ghiaccio, per studiare il clima degli ultimi 2000 anni.
Forti mareggiate hanno rallentato il Programma di ricerche di biologia marina.
MZS è stata chiusa il 14 febbraio 2014, dopo 114 giorni di attività. L’ultimo volo da Concordia è partito il 9 febbraio: da quel giorno la stazione e i gli invernanti,  sono rimasti isolati per la decima Campagna invernale consecutiva.
Purtroppo, questa spedizione resterà nella memoria dell’intera comunità antartica, segnata dalla perdita del biologo Luigi Michaud, ricercatore dell’Università di Messina.

XXX spedizione (2014-2015) Questa spedizione è stata  caratterizzata da condizioni meteorologiche particolarmente severe che hanno portato ad aprire con sei giorni di ritardo la stazione Mario Zucchelli.
Sono state ripristinate le fondazioni del molo di attacco, rovinato dalle tempeste oceaniche, ed è stata installata una nuova antenna VSAT.
La stazione Mario Zucchelli ha ospitato la segreteria del COMNAP e un gruppo di ricercatori americani.
Nella regione delle Northern Hills sono stati allestiti alcuni campi remoti, tra i quali quello per i neozelandesi a Cape Hallett. Durante queste attività, per la prima volta in 30 anni di spedizioni, un velivolo PNRA ha superato l’83º parallelo sud.
L’attività scientifica è stata svolta come da programma e ha riguardato 19 progetti scientifici in varie discipline.
Per la stazione Concordia, la prima parte della campagna estiva è stata caratterizzata da una grave criticità, causata dall’incertezza di poter eseguire un adeguato rifornimento di combustibile.
Nella stagione precedente, le avverse condizioni del ghiaccio marino in prossimità della stazione costiera di Dumont d’Urville, non avevano permesso alla nave polare francese lo scarico del combustibile, costringendo ad utilizzare, durante l’inverno, gran parte delle riserve di combustibile a disposizione.
Per evitare il rischio di esaurire il combustibile, le attività a DC sono state ridotte al minimo fino al rifornimento di combustibile che è stato effettuato il 10 dicembre 2014.
L’intera campagna è stata caratterizzata da un’intensa attività aerea continentale, con ben 44 voli interni effettuati dal PNRA.

 

Le spedizioni
Dalla I alla X spedizione (1985 – 1995)
Dalla XI alla XX spedizione (1995 – 2005)
Dalla XXXI alla XXXV spedizione (2015 – 2020)

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